Dalla sensibilità del Consorzio tutela del Gavi nei confronti di una viticoltura sempre più sostenibile e dalla richiesta dei viticoltori di rendere sempre più mirati i trattamenti in vigneto parte il Progetto di regolazione funzionale degli atomizzatori che il Consorzio ha avviato per primo in Italia.

Il progetto misura come avviene l’erogazione dallo sprayer - l’attrezzo usato in vigna per nebulizzare l’antiparassitario -  e intende verificare l’applicazione dei trattamenti fitosanitari nella zona di produzione del Gavi Docg. L’obiettivo è tutelare l’ambiente, l’apicultura e la biodiversità locale, evidenziando gli aspetti fondamentali del trattamento – il periodo ideale, le modalità, il tipo di macchina utilizzata – con benefici tecnici e economici per le aziende.
Se ne parlerà in un primo open day, mercoledì 29 luglio, con le aziende e i viticoltori alle 9,00 all’azienda agricola La Centuriona di Gavi (Al), per approfondire questo argomento ed effettuare diverse prove pratiche in vigneto in modo da dimostrare gli effetti e l’efficacia delle diverse regolazioni direttamente in vigneto.

Davide Ferrarese – tecnico agronomo del Consorzio parla di “un progetto di sostenibilità pratica” direttamente in vigneto, per mostrare ai vignaioli cosa succede durante un trattamento e come ottimizzare l’intervento in vigna.
Abbiamo dato avvio al progetto a maggio con il posizionamento di cartine idrosensibili colorate, sulla parete vegetale dei filari e a terra, che evidenziano la bagnatura dell’anticrittogamico, ne misurano la quantità e il raggiungimento del bersaglio. Tutto questo sta avvenendo all’interno di un’azienda “campione”. Si prevedono altri due incontri a fine giugno e a fine luglio/inizio agosto per lo screening successivo in relazione allo sviluppo vegetativo, a cui saranno invitati i viticoltori e le aziende che costruiscono atomizzatori”.

Sviluppato in collaborazione con il Cadir-Lab di Quargnento (Al), già attivo nella taratura funzionale degli atomizzatori, il progetto ha lo scopo di individuare uno standard e delle linee guida generali, per un’azione davvero efficace in vigneto. E’ forte e sentita dai produttori la volontà di rendere gli interventi mirati e calibrati, promuovendo un modello di buone pratiche nell’uso di trattamenti a favore di un territorio sempre più tutelato e di una viticoltura sempre più sostenibile.
 
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