Nuove informazioni per mettere a punto tecniche di attrazione, di interferenza e di manipolazione della Drosophila suzukii.
Di questo parla la presentazione di Gabriella Tait, dottoranda alla Fondazione Edmund Mach, premiata all'undicesimo Congresso europeo di entomologia. Il meeting, che si è svolto dal 2 al 6 luglio a Napoli, è stato organizzato dall'Accademia nazionale italiana di entomologia, dalla Società entomologica italiana e dall'Università di Napoli.

Durante l'esposizione la dottoranda ha illustrato il suo lavoro sulle dinamiche di oviposizione dell'insetto, mostrando come il parassita tenda a marcare la superficie del frutto con un liquido la cui funzione e presenza non era mai stata evidenziata in passato.
Gli esperimenti di laboratorio hanno permesso di definire la composizione del liquido e dimostrare come la marcatura sia in effetti un indicatore per le altre femmine di un buon substrato di crescita per la progenie.
In questo modo le femmine di Drosophila risultano attratte dai frutti marcati
L'unità di entomologia agraria di San Michele all'Adige, per la prima volta, ha caratterizzato i marcatori rilasciati dagli insetti come possibili strumenti per interferire sulla diffusione della specie aliena particolarmente dannosa per i piccoli frutti.

La dottoranda ha ottenuto il riconoscimento assieme ad altri quattro studenti da Svezia, Belgio, Polonia e Stati uniti.
Il premio è un'ulteriore conferma del valore della ricerca targata Fondazione Edmund Mach nel settore entomologico, dopo la realizzazione del primo vigneto vibrazionale al mondo.