Aggiornamento sui prodotti per l’uso non professionale
Molti si saranno chiesti che fine hanno fatto gli agrofarmaci per l’uso non professionale, che sin dal 26 novembre scorso non potrebbero essere venduti a clienti sprovvisti di “patentino”1 senza essere espressamente autorizzati. Tranquilli, il decreto atteso sin dal novembre 2013, prima previsto per gennaio del 2016, poi per maggio, infine per settembre, difficilmente uscirà prima del 2017!
Il capolavoro frutto degli sforzi congiunti del ministero della Salute, di concerto con il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali è sin dalla fine di maggio alla Commissione europea (DG Growth) che, seguendo la procedura Tris, lo ha tradotto nelle 23 lingue dell’Unione e messo sul proprio portale per una consultazione pubblica che terminerà il 1° dicembre 2016.
Questa procedura, introdotta nella Ue con una direttiva del 1998, modificata da ultimo nel settembre del 2015, prevede che gli Stati membri, ogni volta che vogliono introdurre nel loro ordinamento una norma tecnica non disciplinata a livello Ue (ce ne sono sempre meno) debbano condividerla con la Commissione e gli altri stati membri per verificare che non costituisca una barriera al libero scambio delle merci.
Nel caso specifico la commissione e/o qualche altro Stato membro hanno emesso un “parere circostanziato” dove invitano l’Italia a modificare il provvedimento in quanto lesivo della libera circolazione delle merci. Ciò ha automaticamente allungato il periodo di status quo da tre a sei mesi, entro i quali lo stato dovrà apportare modifiche al provvedimento per poterlo adottare. Qualora l’Italia lo attuasse ugualmente, qualunque tribunale nazionale potrebbe dichiarare la norma inapplicabile alle singole persone2.
Continua quindi il regime transitorio che consente l’acquisto di agrofarmaci e coadiuvanti seguendo le regole in vigore prima del 26 novembre 2015, con la raccomandazione, attuata in modo completamente difforme nelle varie regioni, di non utilizzare quanto acquistato per fini diversi da quello hobbistico (vedi Avviso ai naviganti n° 8), messa in pratica in modo più o meno rigoroso nelle varie regioni (vedi Avviso ai naviganti n° 13).

Glifosate: piccolo aggiornamento
Segnaliamo il secondo aggiornamento del decreto 9 agosto 2016 riguardante la modifica delle condizioni d’impiego del glifosate e la revoca dei formulati a base della sostanza attiva e contenenti amina di sego polietossilata: il provvedimento revoca ulteriori 23 prodotti a base di glifosate precedentemente sfuggiti ai primi due decreti e ripristina un formulato revocato per errore. Sarà la volta buona?

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
1abilitazione all’acquisto e all’utilizzo