Il disegno di legge n° 988 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico”, dopo l’approvazione avvenuta alla Camera dei deputati a dicembre del 2018, è attualmente al Senato dove proseguono i confronti con le parti sociali.

Particolarmente interessante l’audizione tenutasi al Senato il 2 luglio scorso, dove il Mipaaft, le principali organizzazioni dei produttori di mezzi tecnici (Agrofarma e Assofertilizzanti) e dei laureati nel settore (Fidaf – Federazione italiana dottori in scienze agrarie e forestali) hanno esposto il proprio punto di vista sul provvedimento.
Il disegno di legge, così come è stato approvato dalla Camera dei deputati l’11 dicembre 2018, si propone di sostenere lo sviluppo del settore mediante un Piano di azione nazionale (ebbene sì, un altro Pan!) e altre azioni da finanziarsi mediante il contributo per la sicurezza alimentare da applicare in ragione del 2% ai fertilizzanti di sintesi e ai prodotti fitosanitari riportanti in etichetta frasi di rischio considerate rilevanti dal punto di vista tossicologico e ambientale (ebbene sì, è proprio la vecchia ecotassa!). Le azioni proposte vanno dall’istituzione di un “Tavolo tecnico per la produzione biologica” presso il Mipaaft, all’istituzione di un “marchio biologico italiano”, al già citato Pan biologico, un Piano di sviluppo per le sementi biologiche, al sostegno della ricerca nel biologico, all’istituzione dei cosiddetti “distretti biologici”, solo per citare i punti più importanti del provvedimento.
 

Il Pan biologico

Ma quali sarebbero le azioni secondo i proponenti della legge? Sono interventi su tutta la filiera: dal favorire la conversione delle aziende agricole al metodo biologico, al sostegno delle piccole imprese, alla promozione del consumo dei prodotti biologici a cominciare dagli enti pubblici che dovranno usare il metodo biologico nel verde pubblico e offrire biologico nelle loro mense, promuovere la sostenibilità ambientale definendo azioni per l’incremento e il mantenimento della fertilità naturale del terreno, solo per citare i punti più importanti.
 

Biodinamico e biologico

Nel provvedimento le due tecniche sono considerate equivalenti. E non aggiungiamo altro (brr...).
 

Sostegno alla ricerca nel biologico

Saranno previsti appositi percorsi formativi specifici per il biologico (corsi di laurea, dottorati di ricerca, master e corsi di formazione in tema di produzione biologica) e corsi di aggiornamento specifici per i docenti degli istituti tecnici agrari.
Nell’ambito dei progetti di ricerca verranno incentivati quelli sul biologico: poiché il tutto non dovrà generare maggiori spese, le risorse andranno trovate tagliando in altri settori.
 

Organizzazione della produzione e del mercato

Non potevano mancare interventi volti a migliorare l’incontro tra produttori e consumatori, cercando di mantenere il valore più vicino ai produttori: distretti biologici, riconoscimento delle organizzazioni interprofessionali e intese di filiera dovrebbero migliorare questo aspetto.
 

Le sementi

Un articolo a sé stante è dedicato alle sementi biologiche, dove spicca il passaggio in cui “agli agricoltori che producono le varietà di sementi biologiche iscritte nel registro nazionale delle varietà da conservazione, nei luoghi dove tali varietà hanno evoluto le loro proprietà caratteristiche, sono riconosciuti il diritto alla vendita diretta e in ambito locale delle medesime sementi o di materiali di propagazione relativi a tali varietà prodotti in azienda, nonché il diritto al libero scambio”.
 

I pareri di alcuni stakeholders

Mipaaft. Legge opportuna, visto che l’Italia è il primo paese europeo per numero di operatori (76000 aziende, ma solo il 4,5% del totale) e il secondo come superficie (2 milioni di Ha). Il marchio biologico italiano appare utile per valorizzare la produzione nazionale, differenziandola da quella proveniente dagli altri paesi Ue ed extra Ue. Si segnalano alcune inesattezze nel punto relativo alle sementi biologiche che dovrà essere sicuramente rivisto. Nel corso del dibattito sono emersi alcuni spunti interessanti: l’Italia è l’unico paese Ue che prevede sanzioni pecuniarie per le infrazioni commesse da produttori e controllori: negli altri paesi membri, a cominciare dalla Spagna, le scorrettezze vengono punite al massimo col declassamento della produzione. Il sistema dei controlli, specialmente per le produzioni che vengono dall’estero, è quindi fondamentale anche in questo ambito.
Assofertilizzanti. Perplessità da parte della principale associazione italiana di produttori di fertilizzanti riguardo alla discriminazione nell’assegnazione dei fondi derivati dal contributo per la sicurezza alimentare alle sole aziende biologiche: d’accordo sull’obiettivo di migliorare la sostenibilità ambientale e la fertilità del terreno, i fondi andrebbero anche a quelle tecniche (ad esempio agricoltura di precisione, agricoltura conservativa) che dati scientifici hanno dimostrato essere efficaci.
Agrofarma. Anche l’organizzazione dei produttori di agrofarmaci ha posto l’accento sui fondi del contributo della sicurezza alimentare, vista la necessità di incentivare la formazione e i controlli delle attrezzature del rimanente 95.5% delle aziende agricole che praticano l’agricoltura integrata (l’agricoltura convenzionale non esiste più) che si è dimostrata essere ai massimi livelli mondiali.
Fidaf. Decisamente critico l’intervento della Federazione italiana dottori in scienze agrarie e forestali, che ha bocciato il provvedimento su tutta la linea, reo di privilegiare un tipo di agricoltura rispetto alle altre in mancanza di dati scientifici a supporto.

Potere accedere all’intera audizione visitando il sito del Senato.
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati l'11 dicembre 2018, in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati GADDA, MORETTO, Marco DI MAIO, VAZIO, PEZZOPANE, RIZZO NERVO, MORANI, D'ALESSANDRO, CARDINALE, LA MARCA, CANTINI, GRIBAUDO e CARNEVALI (290); CENNI e INCERTI (410); PARENTELA, MAGLIONE, CADEDDU, CASSESE, CILLIS, CIMINO, DEL SESTO, GAGNARLI, GALLINELLA, L'ABBATE, LOMBARDO, Alberto MANCA, MARAIA, MARZANA, PIGNATONE e IANARO (1314); GOLINELLI, VIVIANI, LOLINI, COIN, GASTALDI, LIUNI, LO MONTE, VALLOTTO e ZANOTELLI (1386) “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologicoDisposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico”