Nella riunione del 21-22 ottobre scorso lo Scopaff (Standing committee on plants, animals, food and feed) era in agenda la votazione di sei proposte della Commissione, ma solo in tre casi si è raggiunta la maggioranza qualificata. Ecco il dettaglio.
 

Fumate “bianche”

  • Thiacloprid. Per il celebre insetticida la Commissione Ue aveva proposto il non rinnovo dell’approvazione Ue che è stata votato da 27 Stati su 28. Le criticità che sono risultate fatali al prodotto sono state la classificazione (Tossicità per la riproduzione di categoria 1B1) e la possibile contaminazione delle acque sotterranee da parte di tre metaboliti della sostanza. Nelle prossime settimane verrà quindi pubblicato il regolamento che assegnerà le tempistiche per la revoca dei prodotti interessati e il relativo smaltimento scorte.
  • Vitis vinifera cane tannins (sostanza di base). Nel 2017 lo specialista francese Itab aveva presentato domanda di approvazione come sostanza di base per questo derivato degli scarti della vite, appunto per l’uso contro la peronospora di questa importantissima coltura. La documentazione sulla sostanza non ha tuttavia convinto gli Stati membri e l’Efsa in quanto non è riuscita a dimostrare che il tannino derivato dai tralci di vite ha i requisiti di prodotto alimentare, con potenziali criticità per l’esposizione dei bambini attraverso la dieta e per per astanti e residenti. Il notificante non ha risposto agli approfondimenti richiesti, ricevendo di conseguenza la bocciatura.
  • Proroga della scadenza di benfluralin, dimoxystrobin, fluazinam, flutolanil, mancozeb, mecoprop-P, mepiquat, metiram, oxamyl e pyraclostrobin. Come spesso succede il prolungarsi dei tempi di valutazione costringe la commissione Ue a prorogare la scadenza dell’approvazione delle sostanze attive per consentire il completamento del processo. La proroga è passata con il voto di 24 paesi, pari al 61% della popolazione dell’Europa a 28. Brutto segno, per una procedura che dovrebbe essere un “atto dovuto”.
 

Fumate “nere”

  • Thiophanate-methyl. L’ultimo dei fungicidi benzimidazolici da tempo corre il rischio di non essere rinnovato, ma anche questa volta il voto è stato posticipato, segno che non sarebbe stato possibile raggiungere una maggioranza qualificata.
  • Autorizzazioni per emergenza fitosanitaria di neonicotinoidi concesse in Romania e Lituania. La Commissione ha proposto una decisione di esecuzione contro la reiterazione di autorizzazioni di emergenza di prodotti a base di neonicotinoidi (in questo caso clothianidin e imidacloprid su colza in Romania e thiamethoxam su colza primaverile in Lituania) ma non ha incontrato il voto dei paesi membri e si passerà al comitato di appello. Nelle ultime votazioni del comitato di appello non si è mai raggiunto un accordo e la Commissione ha tirato diritto con la sua proposta. Sarà così anche questa volta?
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

Portale Ue dei Comitati permanenti in seno alla DG Sante

1Categoria 1B: sono disponibili dati sufficienti per dimostrare la tossicità riproduttiva della sostanza sugli animali da esperimento ma non una sufficiente casistica sull’uomo