Una nuova varietà di grano duro, sviluppata in collaborazione con un pastificio: Cgs Sementi ha presentato 'Nonno Mariano', varietà medio tardiva che, al momento, è seminata su 20 ettari, nelle Marche.

Per presentare il nuovo arrivato in casa Cgs, la ditta sementiera ha organizzato un evento nei suoi campi sperimentali, a due passi da Urbisaglia, dentro la Riserva Naturale di Abbadia di Fiastra. 'Nonno Mariano', varietà iscritta al registro nazionale nel 2018, porta il nome del nonno di Massimo Mancini, titolare del pastificio agricolo Mancini.
La varietà è stata sviluppata in un continuo dialogo fra i ricercatori di Cgs Sementi e i tecnici del pastificio Mancini, con l'intento di mediare fra esigenze agronomiche ed esigenze di prestazioni di pastificazione.

Per quanto riguarda le caratteristiche agronomiche: "L'obiettivo - ha spiegato Oriana Porfiri, ricerca e sviluppo di Cgs - era una varietà tardiva che tenesse in equilibrio qualità e quantità. All'interno del nostro catalogo è il prodotto di fascia alta più equilibrato a livello di qualità. Il ciclo è medio tardivo. Nonno Mariano può andar bene per esempio in collina, in ambienti freddi, in terreni esposti al Nord. Non ha resistenze particolari ma è tollerante. Ha un elevato indice di accestimento. Come densità di semina noi consigliamo 350/400 semi a metro quadrato, nei nostri ambienti. Il chicco è piccolo. Ha una buona produttività. Per quanto riguarda poi la nutrizione, gli interventi vanno modulati a seconda del bilancio d'azoto". Il prossimo anno sarà seminato su 350 ettari per poi arrivare agli agricoltori nel 2021.
 

La sinergia fra Cgs e il pastificio Mancini punta a diventare un nuovo modello di organizzazione della produzione agricola, lavorare con Cgs infatti, per il pastificio marchigiano (400 ettari seminati a frumento nel 2019), ha significato avere un interlocutore per individuare il miglior profilo varietale della materia prima.

Il pastificio Mancini è nato nel 2010 ed è un pastificio agricolo, il 100% della materia prima per le paste che vengono prodotte all'interno dello stabilimento, immerso proprio in campi di grano, arriva infatti da terreni o di proprietà o in affitto, condotti dall'azienda agricola Mancini. Tutti i terreni sono nel raggio di una ventina di chilometri. "Lavorare con una ditta sementiera - ha raccontato Massimo Mancini, titolare del pastificio Mancini - vuole dire avere risposte e risultati concreti in tempi relativamente brevi e migliorare continuamente la nostra pasta. Per esempio abbiamo inserito fra le varietà di grano coltivate da noi Nazareno, questo ha contribuito ad ammorbidire l'impasto, la pastificazione si è fatta più flessibile".

L'idea di pastificare dal proprio grano è venuta a Massimo Mancini nel 2007, constatando che la rimuneratività del grano non era sufficiente per l'azienda agricola. Partita con 60 ettari di terreno, ora l'azienda ne conta circa 600. "Se il valore di un ettaro di terreno a grano, in termini di Plv, per gli agricoltori qui nei dintorni, è di circa mille euro, noi arriviamo a 11mila a ettaro. Al pastificio lavorano venticinque persone, poi ci sono gli addetti in campagna, la rete di rappresentanti e trenta importatori in tutto il mondo. Tutto parte dall'azienda agricola e questo vuol dire valorizzare il grano che produciamo".