L'organizzazione di produttori del Molise Cereali Centro Sud – grazie al lavoro di 4 cooperative agricole e 450 aziende di produzione - ha compiuto un anno di vita e ha già al suo attivo il secondo contratto di filiera per il grano duro con il pastificio di Campobasso "La Molisana" e mira a potenziare la sua attività già nel corso del 2018.

Unica Op specializzata in cereali nel Mezzogiorno d'Italia, vuole anche trasformare i semi di girasole bio in olio e diventare il partner commerciale dei produttori in biologico del Molise, dove questo regime di agricoltura sta crescendo, spinta dai pagamenti del Programma di sviluppo rurale Molise 2014 - 2020. Di questo e molto altro AgroNotizie ha parlato con Luigi Roberto Pinti, presidente di Op Cereali Centro Sud.

Intanto ieri la Borsa merci di Foggia registrava il secondo ribasso consecutivo, quotando il grano duro fino nazionale all'ingrosso ad un prezzo massimo di 220 euro a tonnellata, mentre Ismea, il 7 febbraio, dava il prezzo medio all'origine a 217,5 euro a tonnellata.

In termini di prezzo pagato alle imprese agricole a quali condizioni avete concluso il contratto di filiera con "La Molisana" per la campagna cerealicola 2017 - 2018?
"Il prezzo pagato all'agricoltore dal contratto di filiera tra 'La Molisana' e Op Cereali Centro Sud oscilla dai 260 ai 290 euro alla tonnellata in funzione della qualità. Il tenore di proteine minimo previsto – prezzo 260 euro - è del 14,50%, ma si ritira anche per tenori di poco inferiori e con un prezzo da concordare. Del resto va a vantaggio dei cerealicoltori la scelta varietale fatta con 'La Molisana', caduta sulla cultivar 'La Maestà' che di suo si rivela ad alta resa proteica e con un tenore medio già attestato intorno al 14,50%".

Cosa state offrendo in concreto al vostro partner industriale?
"Intanto sono triplicate le semine quest'anno, i soci sono stati incoraggiati dal premio previsto dal ministero per le Politiche agricole, passato da un massimo di 100 euro per ettaro ad un massimale di 200 euro, oltre che dalle condizioni di prezzo di sicuro vantaggio rispetto a quelli praticati dal mercato.
Ad oggi fanno capo alla nostra Op non meno di 2.800 ettari seminati a grano duro in Molise e con una proiezione oltre i confini regionali, con azienda contrattate localizzate nel nord della Puglia e in Abruzzo. Prevediamo così di conferire al molino de 'La Molisana' dalle 11mila alle 12mila tonnellate di grano duro di elevata qualità. Altro fattore di forza: abbiamo stretto convenzioni con 3 centri di stoccaggio, posti all'esterno dell'Op, ma che fanno comunque parte del contratto di filiera con il pastificio 'La Molisana'
".

Come siete strutturati oggi?
"Come Op abbiamo scelto di rimanere con una struttura ben definita: i soci sono 4 cooperative agricole, che a loro volta raccolgono complessivamente intorno alle 450 aziende agricole associate, anche se posso dire una quinta cooperativa è in fase di ingresso nella compagine sociale. Siamo una Op che rispetta tutti i parametri, composta da soli produttori, abbiamo superato il milione di euro di volume d'affari nel 2017, elemento che ci ha consentito di presentare la domanda per il riconoscimento alla Regione Molise".

Oltre il contratto di filiera con 'La Molisana', quali sono i progetti per il futuro?
"Ora puntiamo al girasole biologico, coltivarlo è importante, serve come coltura di rinnovo, e al tempo stesso consente anche la coltivazione del grano duro bio in regime di rotazione colturale. Avremo presto anche un contratto di filiera sull'olio di girasole bio, anche se la trasformazione la farà direttamente la Op, perché abbiamo acquistato un frantoio oleario a San Martino in Pensilis in capo al quale abbiamo già stipulato contratti di coltivazione per 250 ettari di girasole biologico. Da quest'anno entriamo come op a lavorare prodotti biologici: perché le aziende che stanno entrando in regime di agricoltura bio in Molise, grazie al Piano di sviluppo rurale 2014 – 2020, sono circa 550 e ci poniamo verso questo mondo come strumento di commercializzazione, per evitare che i prodotti biologici sui mercati convenzionali possano essere non pienamente valorizzati".

Ultima e doverosa domanda: ma il grano duro bio lo conferirete a "La Molisana"?
"Speriamo di sì, ma è ancora presto per dirlo".