Confagricoltura e Cia Emilia Romagna insieme per il sostegno alla formazione di giovani agricoltori, in modo da favorire la crescita professionale di nuovi imprenditori e dare nuova linfa al sistema agricolo, per incentivare il rinnovamento nel settore e il ricambio generazionale. Il progetto, denominato "Imprenditoria giovanile: strumenti per crescere", è relativo a un bando di Ismea con il supporto finanziato dal ministero dell'Agricoltura, nell'ambito della misura "Promozione dello spirito e della cultura d'impresa", e riguarda il blocco regionale Emilia Romagna e Liguria.

L'iniziativa consiste in una serie di corsi rivolti ad under 40, interessati al settore, in grado di fornire competenze tecniche, economiche e manageriali fondamentali per creare figure nell'ambito del lancio di nuove aziende agricole. L'ente titolare dell'intero inter formativo è Dinamica.

"In Emilia Romagna le aziende agricole gestite da giovani sono meno di un terzo - spiega Guido Zama, direttore regionale di Confagricoltura Emilia Romagna - mentre la più grossa fetta del tessuto produttivo agricolo riguarda imprenditori dai 50 anni in su. Come Regione siamo più 'verdi' della media nazionale, ma siamo ancora molto indietro e bisogna fare di più sul fronte del ricambio generazionale. Questo progetto sull'imprenditoria giovanile va esattamente in questa direzione".

Corsi di breve durata, ovvero 40 ore, con lo scopo di trasmettere il know how richiesto agli imprenditori agricoli del futuro. "Abbiamo raccolto dalle nostre strutture (Anga e Agia) le esigenze, le aspirazioni e le richieste dei giovani - precisa Zama - le tematiche più importanti vanno dalle lingue in un'ottica di internazionalizzazione a quello dei mercati, dalle conoscenze economiche-finanziarie per l'elaborazione di un business plan allo sviluppo del marketing".

Gli obiettivi sono quindi molteplici, dall'attivazione di servizi multifunzionali in agricoltura al rinnovamento generazionale nelle aree rurali, dalla promozione della sostenibilità ambientale alla tutela del paesaggio, fino alla nascita di nuove realtà agricole aziendali.

"L'unico limite di questo progetto è che ogni giovane può frequentare solo un corso e non più corsi - ammette Zama - purtroppo è davvero l'unico aspetto negativo. Per il resto è davvero un'ottima iniziativa, in più è gratuita e quindi accessibile a tutti". I corsi sono già iniziati, prima in Liguria e poi in Emilia Romagna, ma sono poi stati attivati in tutte le altre Regioni e continueranno nel 2016.