Primo passo del piano di riqualifica che, a fronte di un investimento complessivo di 138 milioni di euro entro il 2024, porterà ad un importante incremento degli spazi espositivi del polo fieristico bolognese, i padiglioni 29 e 30 inaugurati lo scorso 13 settembre coprono una superficie espositiva di 33mila metri quadri.

L'incremento totale a fine lavori sarà di 270 mila metri quadri, pari ad un aumento del 33 per cento rispetto alla superficie di partenza, e gli investimenti previsti tanto sulle strutture immobiliari che tecnologiche daranno un importante slancio alla competitività del quartiere fieristico. Una conferma della centralità del territorio e del percorso di crescita internazionale.
 
Nuovi padiglioni Bologna Fiere_settembre 2018
Interno dei nuovi padiglioni di Bologna Fiere
(Fonte: BolognaFiere)

"Il piano di investimenti per lo sviluppo strutturale e infrastrutturale del quartiere fieristico - afferma il presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari - è centrale per supportare lo sviluppo delle rassegne a beneficio delle nostre imprese e quindi del territorio. In un contesto fortemente competitivo e in rapida evoluzione, il Gruppo deve dotarsi di strutture all’avanguardia e porre solide basi per sostenere una crescita nel lungo termine, in un’ottica nazionale ed internazionale”.
 

Nuovo spazio per Eima 2018

Non sarà la prima manifestazione a svolgersi nei nuovi padiglioni - il primato spetta al Cersaie il prossimo 24 settembre - ma Eima International che apre i battenti il prossimo 7 novembre, sarà tra le prime. 
I padiglioni sono realizzati secondo i più elevati standard costruttivi, su progetto dello Studio Di Gregorio Associati con Massimo Majowiecki e la consulenza scientifica di Aurelio Galfetti. Si caratterizzano per una copertura con travi di 72 metri di luce senza il sostegno di pilastri, per volumi di altezza di circa 12 metri ed ampie superfici traslucide che garantiscono un'illuminazione naturale diurna omogenea e diffusa. Degno di nota l'asse centrale - o "mall" - che attraversa il complesso fieristico da nord a sud creando flussi di scorrimento su vari livelli, sia per gli elementi di servizio che per i visitatori.

Le nuove strutture, dotate dei migliori impianti tecnologici disponibili sul mercato, sono affiancate e utilizzabili anche come struttura unica senza soluzione di continuità, completamente modulabili in funzione delle esigenze di ciascuna manifestazione.
 

Eima resta dov'è: a dirlo sono gli organizzatori

Intervistato pochi giorni fa da Agronotizie, Marco Acerbi, responsabile dell'organizzazione di eventi nazionali ed internazionali di FederUnacoma - ente organizzatore di Eima International - smentisce le voci di un possibile spostamento della chermesse dedicata alla meccanica agricola e ribadisce la soddisfazione per quanto fatto da BolognaFiere.

"Il trasferimento a Milano non è una prospettiva verosimile, si tratta di conclusioni errate nate da voci su un possibile accordo tra BolognaFiere e Fiera Milano che non riguardano però Eima - chiarisce Acerbi - Abbiamo un contratto con BolognaFiere fino al 2030 nel quale sono previsti adempimenti che l'ente fieristico sta rispettando. Dovesse mai nascere l'idea di un possibile spostamento, così come è stato fatto in passato, faremmo un referendum per sentire il parere dei costruttori i quali, fino ad oggi, hanno sempre espresso con una maggioranza piuttosto netta la loro preferenza per Bologna".

Acerbi ricorda infine come Eima International sia, in termini di metri quadri impegnati, tra le prime cinque fiere italiane e quindi non facile da spostare. Se a ciò si uniscono l'attuale soddisfazione degli organizzatori di Eima per i servizi offerti da BolognaFiere e le rassicurazioni quotidiane in merito al continuo e regolare avanzamento delle opere di riqualificazione, le voci sul possibile trasferimento di Eima International a Milano risultano prive di fondamento.
"Tra l'altro - chiosa Acerbi - ho visto i nuovi padiglioni e sono bellissimi".