Secondo un’indagine effettuata da Grs Ricerca e Strategia per Fieragricola di Verona su un campione di 1.100 operatori del settore primario, gli allevatori italiani intendono investire nei prossimi anni nell’acquisto di attrezzature (37,7%), nell’ammodernamento della stalla (35,1%) e nell’acquisto di animali (33,8%). L’inchiesta mette in luce una volontà di investire da parte degli allevatori, anche se la burocrazia, i prezzi di mercato delle produzioni zootecniche (latte, suini, avicoli, cunicoli, carne bovina), i ritardi nell’applicazione della nuova Pac e dei Programmi di sviluppo rurale frenano la naturale propensione all’innovazione e alla crescita.

Pesano anche altre variabili, secondo gli allevatori intervistati, come le normative sul benessere animale (19%), il miglioramento della redditività, il mercato dei mangimi e l’aumento dimensionale delle aziende zootecniche (tutte e tre le voci al 12,7%). La discriminante del miglioramento della redditività degli allevatori è il primo fattore (27,3%) che inciderà maggiormente sullo sviluppo del settore delle tecnologie e prodotti per l’allevamento, secondo gli stessi operatori, seguito dalle norme sul benessere animale (18,2%), dall’aumento dimensionale delle aziende zootecniche e delle esportazioni (al 13,6%).

Gli allevatori intervistati vivono il 2015 mediamente come un anno di attesa, tenuto conto che il 57,7% di loro ipotizza di investire in azienda meno di 50.000 euro e il 29,5% pensa di tenere la barra degli investimenti tra 51.000 e 100.000 euro. Eppure, vi è anche un 12,5% che, complessivamente, prevede iniezioni di fondi in azienda tra i 101.000 e il milione di euro.

"La zootecnia è uno dei comparti che caratterizza Fieragricola e sul quale Veronafiere intende concentrare i propri sforzi, insieme alle bioenergie e alla meccanica – assicura il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – e nell’ottica di implementare la professionalità della manifestazione è stata adottata per la prima volta dal 1898 la formula espositiva dal mercoledì al sabato (3-6 febbraio 2016)". Una scelta, quella di escludere la domenica, che ha incontrato il gradimento delle aziende, organizzazioni, istituti di ricerca e opinion leader che si sono riuniti nei giorni scorsi a Verona per il comitato di indirizzo della zootecnia e delle bioenergie di Fieragricola.