Il gruppo Aria Food non ha ancora formalizzato l’atto di affitto dello zuccherificio del Molise di Termoli. E domani si terrà la quinta asta fallimentare per l’impianto di trasformazione delle barbabietole, in un clima di totale incertezza, poiché l’imprenditore Diego Volpe Pasini aveva assicurato che avrebbe comunque condotto la campagna bieticolo saccarifera di quest’anno in fitto, portando in dote contratti di coltivazione per 400 ettari di barbabietole e un non meglio precisato quantitativo di melassa per mettere in funzione gli impianti.

Chiunque dovesse eventualmente risultare vincitore dell’asta, le precedenti quattro gare sono andate infatti deserte, dovrebbe comunque attendere l’esito della promessa fatta dal gruppo Aria Food. E si profila all’orizzonte una campagna bieticolo saccarifera ancora una volta condotta dalla vecchia proprietà, in capo alla Regione Molise, mediante una sua partecipata, che versa però in un condizioni economico finanziarie molto precarie.

Infatti, se in questo momento viene meno la possibilità da parte del gruppo Aria Food di accedere al diritto di prelazione sull’acquisto dello zuccherificio del Molise, mancando ancora il contratto di affitto, il gruppo friulano ha ancora tempo fino al 15 aprile per far conoscere le proprie intenzioni. E Regione Molise ha chiesto un incontro urgente al Mipaaf per evitare il peggio: che stante la situazione di incertezza vengano revocate le quote di produzione delle zucchero, che oggi rappresentano gran parte del valore di avviamento dell’azienda di Termoli.

Ieri, a margine di un incontro con i sindacati di categoria, l’assessore all’Agricoltura della Regione Molise, Vittorino Facciolla, ha dichiarato: “A cavallo delle festività pasquali porteremo la vertenza zuccherificio al tavolo del Ministero a Roma nell’attesa, non passiva ma attiva, del 15 aprile ultimo giorno utile per stipulare il contratto d’affitto dell’azienda tra Aria Food e Zuccherificio Spa”.
In ballo vi sono le quote comunitarie per la produzione di 83 tonnellate di zucchero, il futuro di 76 dipendenti, di un impianto valutato intorno ai 12 milioni di euro e il futuro stesso della coltivazione delle barbabietole nel Centro Sud.

Il contratto di affitto degli impianti era stato autorizzato dal giudice delegato, stante una procedura concorsuale in atto, ai sensi dell’articolo 104 bis della legge Fallimentare, ma non risulta ancora perfezionato. Le condizioni poste dal giudice del Tribunale di Larino Rinaldo D’Alonzo ad Aria Food lo scorso 10 marzo erano chiare: al momento della stipula del contratto definitivo il gruppo friulano deve dimostrare che non vi sono più passività in capo a Nuovo zuccherificio del Molise, in quanto “accollate con effetto liberatorio” ovverosia garantite con fideiussione , oppure estinte mediante compensazioni. E Aria Food, per avvalersi del diritto di prelazione nell’asta fallimentare, avrebbe dovuto contestualmente presentare anche un’offerta, garantita da fideiussioni. Il contratto di affitto, che nei giorni scorsi si dava per scontato, torna ora nella categoria delle possibilità.

Al punto che l’assessore Facciolla dice: “E’ nostra intenzione prepararci, qualora Aria Food facesse un passo indietro, cosa che non mi auguro, ed essere pronti per una micro campagna stagionale tesa tutta alla salvaguardia degli attuali posti di lavoro”.