"Un tagliando per mettere a regime la macchina del Psr, dopo un anno di attuazione".
E' questo il commento dell'assessore alla Agricoltura Anna Casini dopo l'approvazione del nuovo testo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 da parte dell'assemblea legislativa.

Il Psr rappresenta il principale strumento di programmazione del settore agricolo regionale, con una dotazione finanziaria di 537,96 milioni di euro per il settennio, strumento che si pone come obbiettivo la promozione della competitività dell'agricoltura marchigiana, la gestione sostenibile delle risorse naturali, l'adattamento ai cambiamenti climatici e l'innovazione e lo sviluppo delle zone rurali.

Nonostante il buon esito dei primi bandi emanati, 53 in dodici mesi, con un impiego di 307 milioni sugli oltre 537 disponibili e oltre 8mila domande già finanziate, la Giunta regionale ha deciso procedere a delle modifiche per migliorare lo strumento Psr.

Il Psr infatti è un programma dinamico, come spiega l'assessore Casini, e quindi è suscettibile e potrà esserlo anche in futuro, di miglioramenti e adeguamenti alle necessità del territorio.

L'obbiettivo comune delle modifiche appena apportate è stato quello di rispondere meglio alle esigenze degli agricoltori e del mondo rurale marchigiano, con due priorità specifiche.

La prima priorità è il ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, con un tasso di aiuto elevato al 100% rispetto all'80% previsto in precedenza.

La seconda priorità sono gli aiuti per l'insediamento dei giovani agricoltori, come ha spiegato Anna Casini.

Ci sono poi altri adeguamenti significativi per l'agricoltura marchigiana nel nuovo testo del Psr, come il finanziamento dei nuovi vigneti e di tutte le attrezzature ortofrutticole, con la possibilità di integrare, nel caso dell'ortofrutta, le opportunità offerte dal Psr e dall'Ocm frutta.

Inoltre i contributi che un'azienda può ricevere, nell'intero periodo di programmazione, vengono elevati da 500 a 750mila euro.

Il nuovo Psr destina anche 4 milioni di euro alla trasformazione dei prodotti agricoli in prodotti non agricoli, una opportunità sfruttabile anche dai birrifici artigianali, fino ad ora esclusi dalle possibilità di finanziamento del Piano di sviluppo rurale.

Vengono aumentati anche gli aiuti per il benessere animale, passando da 5 a 8 milioni.

Una novità riguarda anche l'agricoltura biologica, dove sono previsti premi anche per la castanicoltura a seguito della modifica della legge forestale del giugno 2016.

E sempre nel campo forestale sono state rimodulate le indennità forestali e, in ambito ambientale, i sostegni per le aree Natura 2000.