Cedono nuove posizioni i prezzi del grano duro pastificabile sui mercati interni in Canada, nonostante Statistics Canada abbia annunciato ufficialmente un ulteriore calo del raccolto di Durum il 14 settembre scorso, mentre sono in lieve ripresa i prezzi Usa, dove si è esaurita la fase dei ribassi speculativi. In Canada, l'avanzare della mietitura (40% nel Saskatchewan) rende disponibile una maggiore quantità di cereale, con la conseguenza di un ribasso momentaneo dei prezzi all'origine e all'ingrosso che investe anche i prezzi fob, free on board, del Cwad 1 in partenza dal Canada, diminuito fortemente (-14,63%) rispetto alla scorsa settimana, portandosi il 20 settembre a 506,15 euro alla tonnellata al cambio di ieri.

In Italia, invece, si registra una situazione di sostanziale attesa per il grano duro fino nazionale che fissa all'ingrosso prezzi stazionari (Roma, Foggia, Milano, Napoli e Bologna) o in lieve calo (-5 euro alla tonnellata ad Altamura), mentre fa cifra a parte il rialzo di 3 euro conseguito sulla piazza di Bari. Stabili i grani duri esteri, che mantengono le posizioni acquisite su tutte le piazze: Altamura, Bari e Milano. Sostanzialmente stabili, se pur con qualche ritocco, i prezzi all'origine rilevati da Ismea.


Chicago, Future Durum Wheat Index: -0,87% in cinque giorni

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti a tre mesi da regolare in contanti si è attestato a quota 1.326,82 punti il 20 settembre scorso, in lieve calo di 11,64 punti sui cinque giorni precedenti (-0,87%), segno che si è arrestata l'ondata di realizzi della settimana precedente, caratterizzata dall'azione dei trader bisognosi di liquidità e presi dalla necessità di coprire le vendite a consegna differita allo scoperto negoziate in precedenza. Tale tendenza è più chiara se si pensa che sul giorno precedente si segnala un recupero di 6,21 punti (+0,47%).


Canada, il prezzo fob del Cwad 13% scende a 506,15 euro

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia dello Saskatchewan in Canada del 20 settembre scorso, il raccolto di durum canadese - nelle previsioni del 14 settembre 2021 di Statistics Canada - è di nuovo in ulteriore calo: 3,5 milioni di tonnellate contro i 4,2 milioni previsti ad agosto, un tracollo del -46,1% rispetto al raccolto del 2020, attestato ad oltre 6,5 milioni di tonnellate. E si tratta di previsioni che ormai hanno il sapore del sondaggio su un campione molto rappresentativo dell'universo considerato, atteso che nelle province del Saskatchewan e dell'Alberta i raccolti sono attestati rispettivamente al 40% ed al 26% delle superfici investite.

In questa fase di mercato, la momentanea maggiore disponibilità di prodotto, data dall'avanzare della mietitura ad una velocità maggiore del previsto, unita ad una riduzione della domanda domestica, hanno contribuito a raffreddare ulteriormente i prezzi interni con un riflesso importante sui prezzi fob del Canadian western amber durum al 13% di proteine.

Ribassi in arrivo anche in Italia? Il rapporto prevede rialzi in Italia ed Ue, basandosi però su prezzi cost insurance and freight espressi in dollari Usa, mentre le fonti pure citate riportano le stesse cifre in euro. È prevedibile che il mercato a breve termine resti in attesa con prezzi fermi su valori elevati e di razionamento, poiché all'orizzonte c'è la scarsità e la fine anticipata delle esportazioni canadesi, con possibili aggiustamenti al rialzo quando i dati di raccolta saranno più consolidati.

Secondo il rapporto, i prezzi offerti sui mercati all'origine dei vari territori del Saskatchewan il 20 settembre scorso per il Canadian western amber durum al 13% di proteine calano ulteriormente sulla settimana precedente in media tra il 5,48% e il 6,48%, portandosi in una forchetta compresa tra uno spot minimo di 613,99 dollari canadesi alla tonnellata e un massimo di 625,38 dollari canadesi con pagamento differito.

Di conseguenza, sempre il 20 settembre - il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown è calato a 588,27 dollari canadesi alla tonnellata, perdendo 55,12 dollari canadesi a tonnellata sul 13 settembre (-8,57%). Da notare che il calo sul mercato all'ingrosso è maggiore in termini percentuali rispetto a quello all'origine e permane una situazione di squilibrio, con i prezzi offerti dagli stoccatori maggiori di quelli di acquisto all'ingrosso: una situazione che non può durare a lungo e che prefigura possibili futuri rialzi all'ingrosso.Una situazione che denota un indebolimento della domanda interna, legato alle consegne differite effettuate nella settimana scorsa.

L'atteggiamento attualmente riflessivo dei mercati interni, trova in questa occasione riscontro nel prezzo all'esportazione free on board dai porti della regione dei grandi laghi, nonostante tale valore sia positivamente condizionato dalle scorte internazionali di materia prima, che si tengono basse, e dalla domanda internazionale sostenuta: dopo l'aumento della settimana scorsa di 1,57 dollari, sulla scia dell'incremento della settimana precedente di ben 140,44 dollari, questo è diminuito di 129,61 dollari canadesi alla tonnellata, portandosi il 20 settembre a 756,32 dollari alla tonnellata.

Un prezzo fob che al cambio di ieri era pari a 506,15 euro alla tonnellata, contro i 592,86 stimati da AgroNotizie la settimana scorsa e in calo del 14,63%. Tale valore non comprende il costo del viaggio in nave, i costi doganali e di sdoganamento, tutti a carico degli importatori. A questo punto, a prima vista sembrerebbe prevedibile qualche ritocco al ribasso per il grano duro canadese sul mercato italiano, dove viene commercializzato all'ingrosso intorno o a poco meno di 600 euro alla tonnellata. Ma è da considerarsi anche l'effetto di razionamento, derivante dall'annunciata scarsità e fine anticipata delle esportazioni canadesi, che potrebbe sterilizzare la naturale tendenza all'allineamento dei valori di mercato nel breve termine. Nel medio termine, come detto, è tutto affidato al consolidarsi dei dati sul grano duro raccolto, che potrebbe indurre ulteriori aumenti.


Borsa Merci Foggia

Ieri, 22 settembre 2021, l'Osservatorio prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa ha fissato le quotazioni della mietitura 2021 in 485 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi, stabili sulle sedute precedenti del 15, 8 e 1° settembre, valori che in quest ultima data avevano fatto segnare il nuovo record per Foggia.


Borsa Merci Roma

Il 22 settembre scorso, alla Borsa Merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di franco partenza Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 450 euro alla tonnellata sui minimi e 455 euro sui massimi, stabile sul 15 settembre, quando invece si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sull'8 settembre. Mentre invece in questa ultima data si era registrato un rincaro di 10 euro sul 1° settembre.


Borsa Merci di Bari

Il listino della Borsa Merci di Bari del 21 settembre scorso registra un rimbalzo tecnico per il prezzo grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. La valutazione è stata di 483 euro sui minimi e 488 sui massimi: il cereale ha riguadagnato così 3 euro di valore sul 14 settembre, quando invece ne aveva persi 10 sulla seduta del 7 settembre, che invece era risultata stabile sul 31 agosto.

Il Canadese 1 al 15% di proteine è stato fissato a 600-610, stabile sulla seduta del 14 settembre, quando invece aveva guadagnato 10 euro rispetto al 7 settembre e si consolida così un valore maggiore di 80 euro sul 31 agosto. Il frumento pastificabile Spagnolo al 12% di proteine ha confermato i 530-540, cui era pervenuto nella scorsa seduta con un aumento di 10 euro rispetto alla seduta del 7 settembre.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 21 settembre scorso alla Borsa merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 488 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi, valori stabili sulla seduta del 14 settembre, quando invece si era registrato un calo di 12 euro sui minimi e 5 euro sui massimi sulla ancor precedente seduta del 7 settembre. In quest ultima data i valori erano rimasti allineati a quelli del 31 agosto.

È stato anche quotato il Cwad di qualità tra 1 e 2, a 580-590 euro alla tonnellata, stabile sulle precedenti sedute del 7 e 14 settembre.


Associazione Granaria di Milano

Secondo il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano il 21 settembre, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, è stato così quotato nelle seguenti provenienze e qualificazioni:
  • Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 491 euro alla tonnellata sui minimi e 495 sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 14 e 7 settembre, quando invece si era verificato un rialzo di 35 euro sulla precedente seduta del 31 agosto.
  • Produzione Centro Italia, proteine non determinate, 501 euro alla tonnellata sui minimi e 506 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 14 e 7 settembre, quando invece si era verificato un rialzo di 35 euro alla tonnellata sulla seduta precedente.
  • Produzione Sud Italia, non quotata.
Quotati per la terza volta il 21 settembre i frumenti duri esteri comunitari fissati a 500 euro sui minimi e senza prezzo massimo, stabili sul 14 e 7 settembre. Settima quotazione invece per i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, stabili a 590 euro alla tonnellata sui minimi e 600 euro sui massimi sul 14 e 7 settembre, quando invece, si era verificato un rialzo di 50 euro sul 31 agosto.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura ha compilato l'ultimo listino il 17 settembre scorso e il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri è stato quotato 480 euro alla tonnellata sui minimi e 485 sui massimi, in calo di altri 5 euro sulla seduta del 10 settembre, dopo averne persi altri 5 quella data sul 3 settembre, quando invece si era verificato un rialzo di 25 euro sul 27 agosto. Il grano duro Canadese di prima qualità è stato invece fissato a 547 euro sui minimi e 550 sui massimi, stabile sul 10 e 3 settembre, quando invece era aumentato di 30 euro sul 27 agosto.


Borsa Merci Bologna

L'ultimo listino della Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna data 16 settembre 2021 e qui il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% ed un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna - è stato fissato a 475 euro alla tonnellata sui minimi e 480 euro sui massimi, stabile sul 9 e 2 settembre, quando invece era aumentato di 40 euro alla tonnellata sul 26 agosto.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie ieri, 15 settembre 2021

I prezzi medi all'origine del grano duro fino rilevati da Ismea e online fino a ieri, 21 settembre 2021, rendono un quadro di sostanziale stabilità rispetto alla settimana precedente. Non risulta rilevata la piazza di Grosseto e non si evidenza una nuova rilevazione per Campobasso, ferma ad un irrealistico 210 euro alla tonnellata riferito al 23 agosto scorso.
 

Piazza
Data
di
Rilevazione
Prezzo
medio in
euro alla
tonnellata
Variazione
sulla
settimana
precedente
Condizioni
di
Vendita
Matera 20-09-2021 480,00 0,0% Franco azienda
Firenze 17-09-2021 403,50 0,0% Franco azienda
Catania 16-09-2021 467,50 0,0% Franco azienda
Palermo 16-09-2021 462,50 0,0% Franco azienda
Foggia 15-09-2021 477,50 0,0% Franco azienda
Milano 14-09-2021 493,00 0,0% F.co magazzino arrivo
Napoli 14-09-2021 494,00 -1,7% F.co magazzino arrivo
Ancona 13-09-2021 318,00 0,0% Franco azienda
Bari 13-09-2021 477,50 -1,0% Franco azienda
Ferrara 13-09-2021 476,50 0,0% Franco azienda
Macerata 13-09-2021 319,00 0,0% Franco azienda
Perugia 13-09-2021 320,00 0,0% Franco azienda
Campobasso 23-08-2021 210,00 0,0% Franco azienda

Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati il 15 settembre 2021 da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea


Da segnalare due ritocchi al ribasso. A Napoli il cereale pastificabile perde 8 euro alla tonnellata il 14 settembre sulla settimana precedente, ma conserva il titolo di prezzo di campagna più elevato d'Italia con un valore medio a 494 euro a tonnellata. In calo anche Bari, che il 13 settembre perde 5 euro alla tonnellata sulla settimana precedente, per planare sullo stesso valore di Foggia, che il 15 settembre resta invece ancorata a 477,50 euro, stesso valore della settimana prima.

A margine delle quotazioni Agea, come valori significativi per la Regione Marche, si riportano i prezzi del gruppo di lavoro Ager presso la Borsa merci di Bologna per il mercato marchigiano, che il 21 settembre dà come prezzi indicativi per il grano duro fino al 13% di proteine - alle condizioni di franco camion partenza magazzino venditore - 462 euro sui minimi e 466 euro sui massimi, stabili sul 15 settembre scorso.

Per ogni altro raffronto sui prezzi è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie del 16 settembre 2021.