Monte dei Paschi di Siena rinnova il sostegno ai produttori del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con un pacchetto di misure dedicate specificatamente alle esigenze della filiera vitivinicola, uno dei simboli della produttività e dello stile italiano che trova in Toscana uno dei suoi centri di eccellenza.

L'accordo è stato firmato a Montepulciano, nella sede del Consorzio all'interno dell'antica fortezza poliziana, da Paola Basagni, area manager retail Siena di Banca Mps, e Piero Di Betto, presidente del Consorzio del Vino Nobile.

Come ha dichiarato Basagni, Monte dei Paschi è da sempre attenta alle imprese del territorio e al settore agroalimentare e continua a seguirlo con impegno per le ricadute positive dirette nell'indotto e nell'ambiente.

Il mercato del vino, in particolare, richiede prodotti di sempre maggior qualità e le misure individuate da Mps sono pensate in un'ottica di sostegno all'innovazione per un mercato attivo ed esigente. E il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano rappresenta un'eccellenza in questo settore e un simbolo dello stile italiano, ai cui produttori la banca senese vuol dare il suo sostegno per aiutarli a crescere e ad offrire vini di qualità.

Da parte sua il presidente del Consorzio Di Betto, ha sottolineato come la sinergia tra istituzioni come Monte dei Paschi di Siena rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo sostenibile dell'economia locale.

Di Betto ha ricordato anche come negli anni l'interesse di Mps verso questo territorio e la collaborazione con il Consorzio hanno dato vita a un sistema virtuoso che ha contribuito alla crescita qualitativa non solo del Vino Nobile di Montepulciano, ma in generale della cultura del territorio stesso.

La convenzione prevede una serie di prodotti finanziari dedicati alle esigenze della filiera vitivinicola in un momento cruciale per la vitivinicoltura italiana, e toscana in particolare, caratterizzato da alta competizione sui mercati internazionali, nei quali è necessario essere presenti con prodotti di sempre maggior qualità e che, quindi, presuppongono innovazione e attenzione crescente in tutte le fasi, dalla vigna alla cantina fino alla fondamentale azione promozionale e di marketing.

Nello specifico, l'accordo prevede finanziamenti per i programmi aziendali di reimpianto vigneti, finanziamenti per sostenere le spese di produzione, invecchiamento e riserva, affinamento dei vini di qualità prodotti con una massima complessiva di sette anni.

Sono poi previsti finanziamenti di durata massima di diciotto mesi per sostenere le spese di produzione, affinamento, pubblicità e commercializzazione della produzione aziendale destinata all'imbottigliamento ed alla vendita con il proprio marchio aziendale o come finanziamento per le scorte di cantina.

L'accordo prevede inoltre un anticipo per l'erogazione di finanziamenti agrari per gli investimenti effettuati in caso di dichiarazione di stato di calamità naturali oggetto di interventi pubblici.