Ortofrutta

Si aggrava la crisi delle drupacee. Nonostante il grande caldo, che interessa larghe parti della penisola, traini la domanda la offerta (anche dall’estero) permane esuberante e i prezzi alla produzione hanno avuto talora un ulteriore calo. La qualità del prodotto permane molto buona stante anche la siccità che rende più elevato il residuo secco rifrattometrico dei frutti.

La Borsa merci della Cciaa di Bologna ha quotato le albicocche Portici 40+ a 0,33-0,38 euro kg (alla produzione – rinfusa, in casse o bins), Lady Cot a 0,35-0,40 euro kg. Sempre alla Borsa merci di Bologna pesche Spring Belle 17,5+ a 0,28-0,36 euro kg; nettarine Big Bang 17,5+ a 0,28-0,36 euro kg (merce alla rinfusa in casse o bins). Sicuramente migliore la situazione di mercato dei meloni – alla produzione si parla di 1-1,10 euro per i retati (pezzatura 1,3-1,8 kg) e di 1,50-1,60 euro kg per le varietà liscie. Per quanto riguarda i meloni retati da lunedì potrebbe aumentare l’offerta e i prezzi potrebbero calare. Per gli ortaggi la situazione nei mercati all’ingrosso è piuttosto stabile – da notare il crollo dei prezzi delle zucchine. Prezzi dei pomodori nella norma stagionale.
 

Cereali e foraggi 

Prima quotazione per il frumento tenero fino (p.s. 79 kg /hl ) di produzione nazionale 2017 a 174-178 euro tonnellata franco partenza. Ancora in aumento i frumenti di importazione (Nord America – Northern Spring e Western Red Spring)  che totalizzano + 14 euro tonnellata in più rispetto alla settimana precedente – in totale si è avuto un aumento di 29 euro tonnellata in due settimane. Quotazione di esordio per l’orzo p.s. 62/64 a 150-152 euro kg. In crescita le quotazioni del granoturco secco di tutti i tipi e provenienze +3 euro tonnellata su ogni quotazione. L’erba medica cubettata e in balloni, franco arrivo, segna + 5 euro tonnellata.