Bisogna procedere rapidamente all’approvazione del Piano di gestione delle acque del Bacino del fiume Po”. E’ questo il monito di Gianni Tosi, presidente di Confagricoltura Emilia Romagna che ammette come “senza il via libera del piano, non sarebbe possibile sbloccare le risorse del Psr già allocate e necessarie al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale fissati dalla direttiva acque”.

Sono fondi indispensabili per adottare efficaci strumenti aziendali di gestione e riduzione dell’inquinamento idrico – ha sottolineato Tosi – siamo preoccupati per la possibile emanazione di atti normativi comunitari e nazionali, che potrebbero ulteriormente razionalizzare il quantitativo dei volumi idrici a uso irriguo e al contempo incrementare le restrizioni sull’utilizzo di prodotti fitosanitari”.

La tutela e conservazione della risorsa idrica, ma anche il miglioramento della qualità delle acque di rilascio, sono al centro dell’attività di Confagricoltura – ha continuato Tosi – tuttavia l’adeguamento agli standard e agli obiettivi previsti non può accollarselo esclusivamente l’azienda agricola. Un grazie agli assessori regionali Caselli e Gazzoli, che hanno accolto la nostra richiesta di riunire subito un tavolo di concertazione istituzionale, per costruire insieme un percorso fatto di proposte sostenibili, da sottoporre all’Autorità di Bacino del fiume Po e al ministero dell’Ambiente”.