In Puglia dal 12 giugno sono al lavoro gli ispettori della Commissione Ue inviati a controllare lo stato dell’arte della lotta alla Xylella fastidiosa. Da quel che ne si sa, ripartiranno alla volta di Bruxelles solo il 24 giugno. L’ispezione comprende molte tappe. Ma a che punto è la lotta alla Xylella e il progetto di rinascita del Salento devastato dall’infezione batterica? I monitoraggi sulle piante risultano sospesi, in compenso stanno iniziando gli abbattimenti delle piante infette, mentre la Regione Puglia sta iniziando a dispiegare il dispositivo finanziario reso disponibile dal governo, attingendo nell'immediato ai primi 30 milioni di euro della delibera Cipe del novembre 2018.
 

Espianti volontari nel tarantino

In provincia di Taranto il 13 giugno, proprio davanti ad ispettori Ue appena sbarcati, sono stati eradicati gli olivi colpiti da Xylella fastidiosa nei territori di Crispiano e Montemesola. Qui i proprietari delle piante hanno eseguito le disposizioni dell'Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia di propria volontà. Gli ispettori dell’Osservatorio avevano segnalato le piante infette e l'esigenza di abbatterle, vista la presenza in zona di contenimento. Confagricoltura Taranto rileva: "E' il primo risultato del raddoppio del monitoraggio, disposto dagli uffici regionali nel controllo della batteriosi da Xylella fastidiosa".
"Per Confagricoltura Taranto eradicare i propri ulivi è un atto doloroso, ma di grande responsabilità". 

"I proprietari - spiega Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia - hanno fatto in pieno il loro dovere, ripulendo completamente l'area e sottoponendola ai trattamenti. Ora, però, ci aspettiamo altrettanto senso di responsabilità delle istituzioni nel rendere ancora più efficaci i controlli e nel procedere celermente con gli stanziamenti per i reimpianti con varietà resistenti alla Xylella. Altrimenti è un sacrificio inutile".
 

Coldiretti e Regione Puglia, contatti operativi

Dopo anni di errori, incertezze e scaricabarile, occorre un deciso cambio di passo della Regione Puglia, con il via libera al Decreto emergenze, per sostenere gli agricoltori colpiti dell’area infetta che vogliono soltanto avere la libertà di espiantare, reimpiantare e non morire di Xylella e burocrazia. E' quanto ribadito dalla delegazione di Coldiretti Puglia, guidata dal presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele, che ha incontrato a Lecce il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in un faccia a faccia operativo.
 
"E' evidente l'esigenza vitale che il presidente Emiliano convochi il tavolo istituzionale, rispettando la composizione prevista dall’ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio regionale del 31 maggio 2018, di cui fanno parte oltre alle organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo, l'Anci, i rappresentanti del mondo scientifico e della ricerca e l'Osservatorio fitosanitario regionale per affrontare tutte le problematiche complesse di cui da oggi in avanti avrà la responsabilità diretta senza se e senza ma nell'applicazione puntuale del Decreto", ha chiesto il presidente Cantele.

In risposta alle numerose richieste avanzate dalla Coldiretti Puglia sulle risorse del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 da destinare alle aziende agricole dell'area infetta da Xylella, sui frantoi e sugli innesti, importanti gli impegni assunti dal presidente Emiliano, accompagnato dal direttore dell'Assessorato regionale all'Agricoltura, Gianluca Nardone.

"La Regione sta procedendo con il pagamento delle prime 50 domande del bando 5.2 del Psr Puglia con un acconto al 100% e via via procederanno con il pagamento a blocchi di 50 imprese", riferisce il presidente Cantele su quanto annunciato dal presidente Emiliano. "Abbiamo posto il problema di preoccupanti interpretazioni del Decreto sui reimpianti che imbriglierebbero per l'ennesima volta le aziende agricole che vogliono solo ripartire e riavere un futuro imprenditoriale. Il presidente Emiliano ha annunciato una delibera di Giunta con cui semplificare le procedure di reimpianto, ha aggiunto Cantele a margine dell’incontro.

“Dei primi 30 milioni di fondi Cipe assegnati dal ministro per il Sud Barbara Lezzi – ha riferito Cantele - 25 milioni andranno a rimpinguare i fondi del bando 5.2 per le imprese agricole, 3 milioni di euro saranno destinati agli innesti per salvare il patrimonio degli ulivi monumentali, infine 2 milioni saranno destinati ai frantoi attraverso il Distretto agroalimentare Jonico Salentino".

"In linea con quanto definito dal Piano Centinaio per sostenere l'intera filiera olivicola, con la riconversione parziale o totale dei frantoi – ha concluso il presidente Cantele – il presidente Emiliano ha annunciato che attiverà un bando Psr della misura 6.4 per quanti vorranno riconvertire le strutture in agriturismo, sfruttando anche le potenzialità dei piazzali dei frantoi per piazzole di sosta per agricampeggio".